Un anno da Exchange Student

Un anno di High School in Usa: lo si racconta come un sogno, un'esperienza magica tra armadietti colorati, cheerleader e prom, famiglie perfette e sorrisi senza fine. Ma quanti sanno davvero cosa si cela dietro le quinte di questa esperienza? Vogliamo rispondere a questa domanda. Senza filtri.

Raccontiamo la realtà dello scambio culturale per quella che è davvero: un’occasione straordinaria di crescita personale, ma anche un percorso complesso, spesso faticoso, che mette alla prova lo studente sul piano emotivo, relazionale e culturale. Non si tratta solo di imparare l’inglese o fare nuove amicizie, ma di lasciare i propri punti di riferimento, affrontare la solitudine, adattarsi a nuove regole, convivere con l’imprevisto.

Il problema è all'origine: gli studenti e le famiglie nella maggior parte dei casi non sanno neppure  che dietro le sigle pubblicitarie di molte agenzie, "Classic", "Plus", "Super", “Elite”, "Vip" ci sono solo due programmi, uno di scambio culturale e l'altro accademico. A cui corrispondo due visti: il J1 e l'F1.

In queste pagine troverai spiegazioni dettagliate, dati concreti, esperienze reali, consigli pratici. Raccontiamo tutto: dalla burocrazia, fino a come diventare exchange student spendendo meno, anche senza passare da un’agenzia italiana.

L'intento è di aiutare chiunque lo desideri a costruire con le proprie mani  il sogno, con consapevolezza.

Come organizzare la partenza: con agenzia o in autonomia?

Sia per il visto J1 che per il visto F1, è possibile scegliere se partire con il supporto di un’agenzia italiana oppure gestire il processo in autonomia. Non esiste una soluzione universalmente migliore: entrambe le opzioni hanno pro e contro e la scelta dipende dalle proprie preferenze, dal budget e dal livello di autonomia personale.

Nel caso del programma J1, è possibile contattare direttamente uno degli sponsor accreditati negli Stati Uniti, seguendo le indicazioni del sito ufficiale del Dipartimento di Stato. In alternativa, ci si può affidare a intermediari italiani, che possono essere agenzie di viaggio specializzate, onlus o consulenti indipendenti. Tipicamente l'agenzia offre un accompagnamento passo passo e un pacchetto completo - che include anche il biglietto aereo ed è una soluzione indispensabile per gli assegnatario delle Borse di Studio Itaca, per cui Inps chiede una fattura unica. Ovviamente i costi sono più elevati: si aggira tra i 15mila e i 20mila euro nell'anno scolastico 2024/'25.

I consulenti indipendenti, una figura professionale che sta emergendo con sempre maggior forza negli ultimi anni, sono invece free lancer che collaborano con una o più agenzie Usa e hanno il vantaggio di avere una comunicazione diretta e più informale - che in molti casi aiuta. Le tariffe per un anno tra i mille e i 1500 euro, da aggiungere ai costi dell'agenzia Usa che variano invece dai 5mila ai 9mila euro circa.

L'education consultant è indicato per chi non se la sente di affrontare in totale autonomia la fase di analisi e selezione del partner Usa, perché non ha molto tempo o non è a suo agio con l'inglese o con le procedure connesse al programma. Il vantaggio non sta tanto nel risparmio economico - che pure c'è - ma nella maggior vicinanza al fornitore ufficiale del programma e di fatto nel controllo più minuzioso di tutta l'esperienza.  

In tutte le soluzioni c'è sempre una costante: il supporto italiano (che arrivi dall'agenzia o dal consulente) è di tipo burocratico e morale, di advocacy nel migliore dei casi, ma tutto il processo di ricerca della host family e della scuola è in capo all'agenzia americana, così come lo è il destino del visto J1 e in definitiva dei nostri figli.

Per il visto F1, invece, la via maestra è contattare direttamente la scuola americana desiderata che accetti studenti internazionali (la ricerca si effettua qui per visto F1). La scuola emetterà in autonomia il documento necessario per andare in ambasciata e iniziare l’intero iter da soli. Per valutare la qualità della scuola selezionata, è possibile riferirsi al portale Niche.com , che offre classifiche dettagliate di ogni singolo istituto scolastico, basate su numerosi parametri come la varietà dei corsi, la diversità culturale, l’ambiente scolastico, la qualità del servizio mensa, la presenza di club e attività sportive, e persino il tipo di quartiere.

Va però segnalato che alcune scuole richiedono l’intervento di un’agenzia locale per gestire le formalità burocratiche legate all’ospitalità e alla documentazione, anche se si è proceduto autonomamente per l’iscrizione.